In un’area del Brasile, l’iniziativa di Sebastião Salgado e Lélia Deluiz Wanick ha favorito la piantumazione di oltre 2 milioni di alberi, riportando alla luce una foresta ormai perduta.
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Un rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite evidenzia un dato allarmante: dal 1990 ad oggi nel mondo sono stati persi 129 milioni di ettari di foresta (un’area quasi equivalente al Sud Africa) e il 15% di tutte le emissioni di gas serra è causato dalla deforestazione.
Di fronte a tale scenario, molti individui si sentono piccoli e impotenti, pensando all’esiguo impatto che potrebbe generare una singola azione. Eppure non tutti la pensano allo stesso modo: ne sono la prova Sebastião Salgado, noto fotografo brasiliano, e sua moglie, Lélia Deluiz Wanick che, come raccontato in un articolo pubblicato da Meteoweb.eu, hanno deciso rispondere alla deforestazione con la riforestazione.
Dal 2001 al 2019 hanno piantato oltre 2 milioni di alberi
Salgado è un personaggio molto noto nel mondo del foto-giornalismo. Dopo numerosi viaggi, una volta tornato a casa nella sua terra d’origine, in Brasile, è rimasto tristemente colpito nel vederla arida, spoglia e priva di fauna a causa delle opere di deforestazione condotte negli anni in cui era stato assente. La moglie era convinta che avrebbero potuto restituire l’originaria bellezza di cui godeva quell’area, un tempo una rigogliosa foresta pluviale: “La terra era triste come lo ero io, era tutto distrutto. Solo lo 0,5% circa della terra era coperto da alberi. Poi mia moglie ha avuto la fantastica idea di ripiantare questa foresta. E quando abbiamo iniziato a farlo, sono ritornati tutti gli insetti, i pesci e gli uccelli e grazie a questa ricrescita degli alberi, sono rinato anch’io”, ha dichiarato Salgado al The Guardian qualche anno fa.
La coppia ha deciso di fondare l’Istituto Terra, una piccola organizzazione che ha piantato 2 milioni di piante e ha fatto resuscitare la foresta. “C’è un solo essere che può trasformare l’anidride carbonica in ossigeno, che è l’albero. Dobbiamo ripiantare le foreste”. E così, dopo averci messo grande cura per assicurarsi che tutte le piante adoperate fossero locali, l’area è rifiorita notevolmente e la fauna è tornata nei 20 anni seguenti. In tutto, sono tornate 172 specie di uccelli, 33 specie di mammiferi, 293 specie di piante, 15 specie di rettili e 15 di anfibi: un intero ecosistema ricostruito da zero.
LE FOTO DELL’AREA SOGGETTA ALLA RIFORESTAZIONE – PRIMA E DOPO
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