Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore

Perdiamo circa 2 anni di vita per l’inquinamento atmosferico

Una ricerca sostiene che nel Vecchio continente si muoia prima, a causa degli inquinanti atmosferici.

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Il sito del World Economic Forum rende noto che lo scorso 12 marzo l’European Hearth Journal ha pubblicato un rapporto i cui dati fotografano uno scenario davvero preoccupante: in media una persona che vive in Europa perde circa 2 anni della propria vita a causa degli effetti  dell’inquinamento atmosferico sulla salute.

Il rapporto stima, infatti, che circa 800.000 persone muoiono prematuramente ogni anno a causa dei gas nocivi presenti nell’atmosfera, circa il 17% dei 5 milioni di morti che si registrano in Europa ogni anno. La maggior parte dei decessi, tra il 40 e l’80% del totale, sono dovuti agli effetti che l’inquinamento atmosferico produce direttamente non tanto sul sistema respiratorio, ma nel favorire l’insorgere di  malattie cardiache e ictus.

Lo sapevi che nell’Europa dell’est c’è una maggiore concentrazione di inquinamento?

A ben ricordare, era l’inizio del 2018 quando Quartz pubblicò l’articolo “There’s an iron curtain dividing Europe into safe and dangerous places to breathe”.  L’immagine sottostante, infatti, evidenzia una sorta di linea di confine che divide il continente in 2 parti: ad ovest sembra minore la concentrazione di inquinamento atmosferico rispetto all’est.

Image: Quartz

Indubbiamente la riduzione del tasso di inquinamento atmosferico passa attraverso un impegno congiunto da parte di istituzioni pubbliche e private, cittadini, imprese, ma anche investitori.

Sull’onda di tale consapevolezza, Fondazione Social Venture GDA promuove la divulgazione della cultura dell’impact investing in Italia: ovvero un approccio agli investimenti ben diverso da quello adottato dalla finanza tradizionale,  e che prevede di finanziamento di aziende e organizzazioni che si strutturano per rispondere a sfide sociali o ambientali con obiettivi misurabili, e sono in grado remunerare o almeno rimborsare il capitale investito.

Nello specifico, si dice di tipo finance first nei casi in cui gli investitori abbiano obiettivi di rendimento di mercato per strumenti e profili di rischio omogenei; impact first quando sono prioritari gli obiettivi di impatto, mentre gli obiettivi di rendimento sono tipicamente inferiori al mercato, su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (“capitale paziente”).

Come ribadito durante lo European Impact Summit Europe  2019, che si è tenuto ieri all’Aia, l’impact investing può rappresentare una strada percorribile per il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, tra cui l’obiettivo 11 e 13 (vedi immagine sottostante).