Nel 2019 sono arrivati a quota 197. Il 60% di queste realtà si trova nel Nord Italia, ma si registra un certo aumento anche nel Meridione
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Facciamo chiarezza: “A che cosa ci riferiamo quando parliamo di incubatori e acceleratori?”
Spazi fisici dedicati in cui gli imprenditori trovano un luogo per sviluppare le loro idee di business o accelerare la realizzazione di un’idea di business già sviluppata. Oltre allo spazio fisico, in cambio del pagamento di un canone, in un acceleratore o incubatore, gli imprenditori hanno a disposizione una serie di servizi ad hoc, quali ad esempio mentoring, consulenze e supporto nella ricerca dei finanziatori, oltre alla possibilità di networking e incontro con altri imprenditori. Di norma, incubatori e acceleratori offrono appositi programmi alle start-up ospitate in funzione del loro stadio del ciclo di vita (prevalentemente seed negli incubatori, start-up o early stage negli acceleratori), la cui partecipazione è tipicamente subordinata a un processo di selezione.
I numeri del rapporto di Social Impact Monitor
Si tratta di un dato che emerge dal terzo report sull’impatto degli incubatori e acceleratori italiani, realizzato dal Social Innovation Monitor (Sim) attivo presso Politecnico di Torino e realizzato in collaborazione con Italia Startup e Pni Cube, e il supporto di Banca Etica, Compagnia di San Paolo, Experientia, Impact Hub Milano, I3P, Instilla, Iren, Make a Cube3, SocialFare e Social Innovation Teams.
Nel 2019 il numero di incubatori per startup innovative in Italia è cresciuto del 15%, per un totale di 197 realtà sparse sul territorio nazionale. Circa il 26% di questi si trova in Lombardia e complessivamente il 60% di questi incubatori e acceleratori di impresa si trova nelle regioni settentrionali. Sono però l’Italia meridionale e le isole che hanno visto crescere nell’ultimo anno il numero di queste attività, mettendo a segno una crescita del 21%.
In un anno il numero di startup cresciute nell’ecosistema degli incubatori del nostro paese è aumentato di 400 unità, passando dalle 2.400 aziende a 2.800. Nel 51% dei casi si tratta di social incubator, ovvero di incubatori che sostengono principalmente organizzazioni con un significativo impatto sociale, con settori che spaziano dall’informazione, alla salute e benessere, alla cultura. Nel 27,2% dei casi si tratta di aziende legate ad attività professionali, scientifiche e tecniche e nel 19,4% al settore manifatturiero.
In Italia gli incubatori e gli acceleratori impiegano circa 1.100 persone. Nel 2018 il loro fatturato complessivo è stato di 390 milioni di euro. In deciso aumento è anche la media dei finanziamenti ricevuti dalle startup incubate è aumentato, passando da 1,18 milioni di euro a circa 3,30 milioni.
Fondazione Social Venture GDA, in qualità di advisor e investitore di tipo “impact”, supporta la rete italiana di incubatori e acceleratori accreditati attraverso Get it!, il programma di empowerment per start-up a impatto sociale, ambientale e culturale, che offre programmi di incubazione, accelerazione e mentorship alle iniziative imprenditoriali più meritevoli, selezionate nel corso delle Call For Impact.
CANDIDATI ALLA NUOVA CALL FOR IMPACT DI GET IT!