La start-up trentina ha sviluppato dei sistemi innovativi in grado di effettuare da remoto il monitoraggio di spazi domestici e residenze per anziani, fornendo informazioni rilevanti sulle attività svolte dei soggetti bisognosi di assistenza. Da oggi può contare sull’investimento seed di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
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Il suo nome è WiMonitor e nasce a Rovereto nel 2017 dall’idea di Agostino Losardo e Ferdinando Grossi, due giovani ingegneri conosciutisi a Parma ai tempi del dottorato di ricerca in Ingegneria dell’Informazione e da allora impegnati in diversi lavori su progetti europei. La start-up ha sviluppato WiMBeds e WiMHome, due sistemi altamente innovativi per il monitoraggio degli spazi domestici e delle strutture assistenziali che, mediante sensori wireless non invasivi, sono in grado di supportare il servizio di assistenza ad anziani e persone fragili, fornendo via App e Web informazioni sui comportamenti, senza impattare sulla vita delle persone. WiMHome avvisa parenti o tutori della persona assistita in caso di situazioni di emergenza (dal pericolo di incendio all’allagamento, dalla potenziale caduta all’abbandono dell’abitazione). WiMBeds permette di controllare lo stato dei letti all’interno di una struttura di assistenza, ricevendo avvisi su telefoni e cercapersone, e permette di personalizzare tutti gli aspetti relativi agli allarmi di abbandono e non rientro, mediante una semplice interfaccia web.
Da oggi WiMonitor può contare sul supporto della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing – che ha investito nella start-up 72.500€ in equity, dopo l’accelerazione di Como Next offerta nell’ambito della partecipazione a Get it! e il percorso di mentorship con Luigi Parlangeli.
DATI: il contesto in cui opera WiMonitor
Le banche dati ISTAT prevedono un invecchiamento significativo della popolazione italiana nei prossimi decenni: il numero di over 65 crescerà dagli attuali 14,1 milioni (23,4% della popolazione totale) a ca. 19,6 milioni nel 2050 (ca. il 34%della popolazione totale). Gli anziani autosufficienti sono stimati pari al 79,3% del totale della popolazione anziana. Questa percentuale si traduce in 11,2 milioni di anziani autosufficienti stimati nel 2021, in crescita fino a 15,5 milioni nel 2050.[1] Tali dati vanno analizzati alla luce di un contesto che vede una crescente contrazione del numero di componenti all’interno dei nuclei familiari e, per contro, un aumento della spesa media per i servizi di assistenza domiciliare (SAD) degli over 65 che ammonta a 2.090€/anno[2].
Abbiamo intervistato Agostino Losardo – Co-founder di WiMonitor
Come funzionano i sistemi WiMonitor?
Premetto che i sistemi della WiMonitor sono pensati principalmente per le imprese e le associazioni pubbliche e private, che forniscono servizi di assistenza alla persona, sia in strutture residenziali, sia al domicilio dell’utente, ma possono essere utilizzate anche da privati che assistono i propri cari a domicilio.
WiMHome è un sistema di monitoraggio e controllo domestico, progettato e studiato per rispondere in maniera flessibile alle esigenze di cura di persone fragili, più o meno autosufficienti. Tramite sensori e dispositivi (principalmente wireless) collocati nelle varie stanze della casa, consente di raccogliere informazioni sull’ambiente e sulle attività svolte.
Offre funzionalità di monitoraggio dell’ambiente e della persona ed è in grado di segnalare in tempo reale situazioni di rischio puntuale e potenziale, mediante l’analisi delle attività e dei comportamenti degli utenti. Un esempio di singola situazione anomala è l’abbandono del letto senza rientro entro un periodo prestabilito in fascia oraria notturna e senza rilevazione di attività o riposo in altre zone dell’abitazione (es. letto abbandonato per più di 30 minuti, nella fascia dalle 22:00 alle 06:00, senza movimento negli ambienti o permanenza in poltrona). Il sistema consente di ricevere avvisi vocali e supporta il controllo da parte di persone non vedenti mediante l’App mobile con controllo vocale. Una delle caratteristiche principali del sistema WiMHome, inoltre, è la capacità di utilizzare tutte le informazioni acquisite per analizzare i comportamenti degli utenti. In particolare, mediante software basati su tecniche statistiche e di analisi comportamentale (machine learning), è possibile profilare le abitudini dei soggetti, come pure quantificare oggettivamente parametri relativi all’attività o al movimento fisico di un utente al fine di rilevare rapidi scostamenti o lente derive e, in generale, intercettare precocemente situazioni di potenziale pericolo legate a significative alterazioni delle abitudini.
WiMBeds nasce per controllare continuamente lo stato di occupazione dei letti e segnalare tempestivamente situazioni di potenziale pericolo per gli ospiti (pazienti) delle strutture di assistenza. Il sistema vuole ridurre le conseguenze avverse di imprevisti abilitando controlli e azioni tempestive (specialmente di notte) e garantendo il rispetto dei tempi massimi di intervento. Funziona utilizzando un tappetino sensibile che viene posto al di sotto o al di sopra del materasso, senza diretto contatto con l’utente. Il sistema consente la segnalazione multimodale dell’allarme, con avvisi: ottico/acustici, telefonici con sintesi vocale di avviso o con cercapersone, in grado di vibrare o emettere un segnale acustico.
Qual è il suo impatto?
WiMonitor nasce per consentire alle persone che necessitano di assistenza, come gli anziani, di vivere più a lungo nelle proprie abitazioni, favorendo la serenità dell’assistito e dei caregiver ed evitando di ricorrere precocemente a strutture sanitarie e assistenziali, con conseguente riduzione della spesa per le famiglie e per lo Stato. Una necessità crescente oggi più che mai alla luce della crisi sanitaria innescata dalla diffusione del Covid-19 e delle nuove tendenze socio-demografiche che evidenziano l’urgenza di riprogettare i servizi intorno agli anziani autosufficienti, considerando che: 900.000 anziani in Italia necessitano di assistenza domiciliare – di questi, 780.000 necessitano di assistenza sociosanitaria, 130k di assistenza sociale e che solo in Lombardia vi sono 408.000 abitazioni in cui vivono anziani (il 35% circa in condizione di solitudine), all’interno di case sovradimensionate (205.000 unità) con scarsa accessibilità.
“Come investitori attenti alla generazione di beneficio sociale, oltre che di rendimento finanziario, abbiamo deciso di riporre la nostra fiducia in WiMonitor per la sua capacità di offrire una soluzione innovativa al crescente bisogno di assistenza a persone in età avanzata e/o malati più o meno autosufficienti, che si trovano in casa, in strutture ospedaliere o in residenze per anziani. Una condizione sempre più diffusa, che necessita di risposte innovative, in grado di migliorare la qualità di vita di anziani e caregiver e, al tempo stesso, di ridurre i costi per famiglie e welfare statale.” – ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
[1] Dati ISTAT 2021
[2] L’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia – 5° rapporto