AerariumChain è una piattaforma che consente la digitalizzazione, conservazione e fruizione delle opere d’arte, attraverso l’utilizzo di Blockchain e Intelligenza Artificiale. Da oggi può contare sul supporto di Borderless Capital e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – grazie a un investimento complessivo di €322.000.
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AerariumChain (AEC) è una piattaforma cloud sviluppata dall’idea di Werea S.rl., start-up di origine italiana, che ha realizzato la piattaforma collaborativa SweetHive. Attraverso l’integrazione di scansioni 3D professionali, Blockchain e Intelligenza Artificiale, AerariumChain punta a generare nuovo valore per musei ed ecomusei, istituzioni e privati, offrendo soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione, la conservazione e il monitoraggio delle opere d’arte, con l’obiettivo di migliorarne l’accessibilità. Una proposta d’avanguardia e al contempo inclusiva, che intende innovare i tradizionali modelli di accesso al patrimonio artistico, consentendo di rendere le opere fruibili anche da ipovedenti o persone con deficit motorio etc. La piattaforma, inoltre, permette di attenuare gli effetti socio-economici che le restrizioni imposte dalla pandemia hanno prodotto nel comparto museale, con ripercussioni sugli incassi e sui livelli di occupazione.
Grazie a questo progetto, Werea S.rl. ha suscitato l’interesse di Borderless Capital e della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (o “FSVGDA”) – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing – che hanno investito rispettivamente €252.000 e €70.000 in equity, per un aumento di capitale complessivo pari €322.000 su una valutazione pre-money di €3.000.000.
Come funziona AerariumChain
Il progetto AerariumChain (AEC) nasce per generare un nuovo valore per i musei, le istituzioni e tutti i custodi di opere d’arte, contribuendo alla conservazione del patrimonio culturale e migliorando l’esperienza museale attraverso la generazione di NFT (Not-Fungible Token)[1]. Infatti, l’obiettivo degli NFT di AerariumChain è di raccogliere fondi per attività di restauro, conservazione e mantenimento dei beni museali.
In concreto, tale valore si genera a partire dalla realizzazione di una copia digitale 3D fedele e certificata del bene (UVI – Unique Virtual Image) supportata dall’utilizzo di tecnologie all’avanguardia (Blockchain e Intelligenza Artificiale).
[1] I non-fungible token (nft) sono dei certificati di autenticità digitale che rappresentano una nuova frontiera per l’arte. Attraverso la blockchain, (un registro digitale di dati che non può essere modificato), stabiliscono l’unicità e la proprietà di un’opera online.
Il processo alla base del servizio è legato alla creazione e certificazione in blockchain dell’Unique Virtual Image (UVI) di ogni opera/reperto, attraverso le seguenti fasi:
- scansioni 3D – ad alta definizione e velocità – che possono essere effettuate da AEC o direttamente dal proprietario o operatori esterni;
- salvataggio del file su server sicuri e accessibili in qualsiasi momento al proprietario dell’opera, che ne detiene ogni diritto;
- creazioni di chiavi univoche – attraverso algoritmi specifici che elaborano il file – salvate in blockchain in modo riconoscibile, permanente e immodificabile;
- elaborazione dell’immagine in 3D che può essere utilizzata per le attività di monitoraggio, stampa, creazione di contenuti multimediali o di NFT.
L’offerta di AEC prevede un abbonamento (mensile o annuale) che consente all’utente l’upload delle proprie scansioni 3D sul portale www.aerariumchain.com in un’apposita area riservata e l’accesso a 3 tipologie di servizi connessi: care, servizi di monitoraggio per la cura del patrimonio basato su algoritmi di identificazione; show, servizi per migliorare la fruizione del patrimonio; fund, servizi per la raccolta fondi tramite le transazioni degli NFT attraverso i suoi NFTMicroTM appositamente progettati per musei e fondazioni.
In più, AerariumChain ha scelto di utilizzare la blockchain di Algorand, per la sua sostenibilità come greencrypto, l’accessibilità delle transazioni che non incidono sui musi e utenti finali e per il livello di sviluppo industriale che ha raggiunto grazie al coinvolgimento di un ampio sistema di stakeholder.
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[1] I non-fungible token (nft) sono dei certificati di autenticità digitale che rappresentano una nuova frontiera per l’arte. Attraverso la blockchain, (un registro digitale di dati che non può essere modificato), stabiliscono l’unicità e la proprietà di un’opera online.
Parola agli investitori
Danilo Rea, CEO e co-fondatore di AerariumChain spiega: “Le nostre tecnologie, inclusi gli NFT, aprono una nuova pagina per la gestione e tutela dei beni culturali: i musei potranno creare un nuovo valore, finora inimmaginabile, a supporto della cura delle strutture museali e delle loro opere d’arte. Non vediamo l’ora di far diventare realtà questo nuovo sistema economico in cui convivono l’arte, la conservazione e la tecnologia tramite NFT. E questi investimenti ci permetteranno di farlo molto presto”.
“La digitalizzazione dell’arte abbinata alla blockchain offre un’opportunità unica di apertura al Metaverso. Siamo molto entusiasti di sostenere la visione di AerariumChain nell’accelerazione della convergenza del mondo dell’arte fisico e del mondo digitale”, racconta David Garcia, CEO e Managing Partner di Borderless Capital
“L’investimento della nostra Fondazione in Werea S.r.l. è maturato al termine di un percorso di accompagnamento imprenditoriale realizzato nell’ambito del programma “InnovaMusei Call Get it!”. Un bando dedicato all’innovazione digitale dei musei, promosso da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia in collaborazione con Cariplo Factory, e nel cui contesto Werea è risultata anche assegnataria di un grant di €200.000 per lo sviluppo del progetto. Siamo quindi orgogliosi di contribuire alla crescita di questa realtà che auspichiamo possa generare importanti benefici al settore museale, supportandola con strumenti di capacity building e la disponibilità di capitale paziente.” – ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
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