Sintetizziamo all’interno del nostro articolo alcuni tra i principali dati e sviluppi dell’ecosistema delle start-up italiane, a fine 2020
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Il Report del MiSE
Secondo l’ultimo report trimestrale elaborato dal ministero dello Sviluppo economico, Unioncamere e InfoCamere, alla fine di settembre il nostro Paese conta 12.068 start-up, con oltre 56 mila soci sparsi tra le varie aziende, un valore della produzione medio di poco superiore ai 200 mila euro e un focus ampio nel mondo dei servizi innovativi.
In pole position, ancora una volta, la Lombardia come Regione ospitante (oltre un quarto di tutte le startup italiane) e Milano come provincia ospitante (con 2.370 startup rappresenta il 20% del campione totale). A inseguire il polo lombardo sono soprattutto il Lazio con 1.385 startup (l’12% del totale), di cui oltre 1.240 situate a Roma, e il Veneto con 1.008 realtà, poco più dell’8% del totale nazionale. Per quanto riguarda la distribuzione per settori, il 74% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (spiccano produzione di software e consulenza informatica, attività di ricerca e sviluppo e attività legate ai servizi d’informazione), il 18% opera nel manifatturiero (su tutti: fabbricazione di macchinari, 3,1%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 2,8%;), mentre il 3% opera nel commercio. Tutti questi numeri forniscono senza dubbio tante indicazioni utili, soprattutto di carattere quantitativo, ma da soli non bastano a misurare l’efficacia del nostro ecosistema.
Start-up italiane “Covid-resisenti”
L’ecosistema delle start-up regge l’urto della crisi grazie al supporto degli attori istituzionali. Nel 2020 le start-up hanno raccolto 683 milioni di euro, 11 milioni in meno rispetto al 2019. Il “freno” alle perdite arriva dai finanziamenti dei player istituzionali con una quota del 42% del capitale a disposizione mentre per la prima volta dal 2012 si bloccano a quota 36% – passando dai 248 del 2019 a 247 milioni del 2020 – quelli degli informali, business angel e venture capital. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Startup Hi-tech promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con InnovUp – Italian Innovation & Startup Ecosystem – giunto alla sua ottava edizione. Secondo il report è la componente dei finanziamenti internazionali a determinare il calo degli investimenti nel 2020, passando da oltre 231 milioni di euro del 2019 ai poco più di 148 milioni (-36%).
Nonostante il taglio medio degli investimenti dei Venture Capital si abbassi rispetto all’anno passato, vedendo il 44% delle operazioni di valore superiore al milione di euro (rispetto al 66% del 2019), nell’ecosistema si rileva la presenza di 12 grandi operazioni superiori ai 10 milioni di euro che li coinvolgono. Nello specifico il 2020 ha visto losblocco del Fondo Nazionale Innovazione e del suo veicolo di investimento Cdp Venture Capital che ha contribuito all’ecosistema non solo in modo diretto, tramite investimenti in startup hi-tech ed erogazione di capitale per i fondi italiani (per un totale di oltre 100 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2020), ma anche in modo indiretto, generando un clima positivo grazie al suo potenziale ruolo di segnale e supporto al rilancio.
Opportunità: la nuova Call for Impact di Get it! per idee e start-up a impatto
Gli aspiranti imprenditori e le start-up a impatto sociale, ambientale e culturale possono già candidarsi alla nuova call del programma prevista per il 2021 e promossa dalla Fondazione Social Venture GDA con Cariplo Factory. Anche i team che hanno inviato la loro application entro il mese di aprile 2020 potranno ricandidarsi e:
- prendere parte a un percorso di incubazione/accelerazione, consulenza e mentorship dal valore di mercato complessivo indicativamente compreso tra €20.000 e €25.000
- accedere una vasto ecosistema di incubatori, acceleratori, mentors e supporters accreditati in tutt’Italia
- fare il proprio ingresso nel portafoglio di partecipazioni della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (FSVGDA)
- beneficiare del network e dei canali di comunicazione di FSVGDA e Cariplo Factory
La nuova edizione introduce importanti elementi di novità:
- La possibilità per le start-up di partecipare alla Call For Impact, divenuta continuativa, per tutta la durata del programma (2020/2022)
- La previsione di un rimborso forfettario per le spese di partecipazione sostenute dalle start-up – pari a €3.500. L’obiettivo è favorire l’accesso ai percorsi di incubazione/accelerazione e mentorship a tutte le iniziative meritevoli che incontrano difficoltà economiche alla partecipazione.
- La partecipazione a un Investor Day annuale che consentirà alle migliori start-up di Get it! di ricevere un investimento in equity da parte della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – compreso tra un minino di €25.000 e un massimo di €50.000 – e di entrare in contatto con altri programmi e investitori internazionali impact, tra cui MazeX – l’acceleratore portoghese promosso da Fondazione Gulbenkian – e Doen.
Lo scorso 3 dicembre, a tal proposito, si è concluso il 2° Investor Day di Get it!, con l’annuncio delle 2 migliori startup a impatto – Moove e Zeropercento – che dopo aver conseguito con successo i percorsi di empowerment offerti dal programma hanno beneficiato di un investimento in equity da parte della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
Get it!, quindi, continua ad evolversi per offrire alle iniziative imprenditoriali più promettenti un supporto a 360°, tracciando un “percorso di valore” che coniuga capacity building e impact investing per la social innovation.